A think Generetion

Oggi avviene una nascita. Un nuovo spazio virtuale è pronto ad accogliere una misera parte di ciò che la nostra epoca produce. I pensieri correranno sciolti e informi. L’a-sistematicità, infatti, è una scelta necessaria considerando che l’unico perno posto al vorticoso intento altro non è la rilevazione sistematica delle micro-crisi che in questi anni, nei mesi, ogni giorno il nostro immaginario moderno subisce. Così, poche righe di spiega ad un articolo potranno ad esempio essere intervallate dall’ analisi di una canzone. Invece altri post sicuramente saranno maggiormente impegnati, pregnanti, pesanti. Di fatto ci sarà spazio per la filosofia, si cercherà l’antropologia, si proporrà la geografia.

In ogni caso l’attualità sarà sempre la benvenuta ma verrà trattata alla stregua di tutte le altre epoche, ossia si cercherà di rappresentarla alla luce dell’unicità del contesto in cui l’intera umanità si dibatte.

Come il celebre Zibaldone sarà l’innaturale Moderno ad essere sul banco degli accusati e come in quel caso nulla sarà incasellabile nella Categoria, nulla subirà il rigore perché ciò che si vuole rappresentare è il magmatico flusso vitale che nella Definizione si esaurisce, muore, perde l’umore.

Per tanto non mi dilungo oltre e lascio che le parole che verranno riempiano di senso quelle che qui pongo ad astrazione del mio slancio, ricordando la pretesa soggettività del punto di vista di chi scrive a difesa del pensiero critico e del diritto ad immaginare.

Vi auguro di trovare interessante ciò che propongo e nel caso mi auguro una sincera critica o anche un immediato commento.

 

Vostro,

Pi.